Si sa, ottobre è il mese più inquietante dell’anno, Halloween che arriva, i morti che si risvegliano, fantasmi, zombie, streghe e chi più ne ha più ne metta. La città sabauda, checché se ne dica, dietro la sua eleganza reale, composta e dignitosa, ha un suo lato da brivido ai più sconosciuto. Diversi sono i luoghi misteriosi di Torino che vale la pena conoscere e scoprire per un tour della città misterioso ed enigmatico.
Per chi non lo sapesse Torino è l’epicentro della magia bianca insieme a Lione e Praga ma anche quello della magia nera con San Francisco e Londra. Le città insieme formano un triangolo. Le prime, il triangolo della magia buona diciamo, le seconde, il triangolo della magia occulta. Per questo motivo i luoghi misteriosi di Torino in cui ritrovare simbologie, leggende e aneddoti a riguardo sono diversi. E diversi sono i significati che questi assumono in base al tipo di magia di cui sono pregni, bianca o nera.
I luoghi misteriosi di Torino
Sommario
Partiamo con quelli che hanno poco a che fare con l’aspetto “brividi” ma sono più legati a una idea benefica, alla magia bianca quindi:
La Gran Madre
Grande luogo di culto per i cristiani simile al Pantheon di Roma. Grande e imponente pare sorgere dove un tempo si trovava un antico tempio dedicato alla dea Iside. Soprannominata la “Grande Madre”, Iside era la dea egiziana della vita, della magia. Si pensava che ella governasse i cieli, difendesse i regni dai nemici e che avesse poteri sul destino. Insomma una Dea davvero potente e molto venerata al tempo. Iside era anche la protezione, la fertilità, la guarigione. Questo luogo di culto vibra di un’energia molto forte. Fateci caso la prossima volta che ci entrate.
La Mole
Un altro edificio che vibra di magia bianca è la celebre Mole. Per gli esoteristi essa pare essere una grossa antenna che irradia energia buona prendendola da sotto il suolo cittadino. Inoltre si narra che la statua con la coppa della Chiesa della Gran Madre di cui abbiamo parlato all’inizio, guardi proprio la Mole come luogo sede del Sacro Graal. Chissà.
Piazza Solferino
Anche Piazza Solferino merita di entrare tra i luoghi misteriosi di Torino. Ci riferiamo principalmente alla fontana posta nel mezzo. Essa ha forti richiami simbolici positivi, tali da renderla un altro luogo della città in cui aleggia magia bianca. Ci sono 4 figure, due uomini e due donne, l’inverno e l’autunno e la primavera e l’estate rispettivamente. L’inverno guarda verso Est dove sorge il sole, elemento molto forte e rappresentante la luce e la positività.
Oltre alla figure ci sono anche due otri da cui fuoriesce dell’acqua (i segni zodiacali di Ariete e Pesci). Per gli studiosi rappresenterebbe la conoscenza data agli uomini.
Il Museo Egizio
Il Museo Egizio conserva in sé elementi sia di magia bianca che di magia nera. È bene sapere dove andare per scoprirli quando si entra per visitarlo. Ciò che è conservato del Faraone Thutmosi III sembra essere avvolto da una forte energia positiva in quanto il Faraone fu un antico sovrano conoscitore delle scienze esoteriche. Non si può dire lo stesso di Tutankamon o Seth ma di questo ne parliamo più avanti.
Piazza Castello
Anche Piazza Castello rientra tra i luoghi misteriosi di Torino. Qui l’energia si sente più che altrove. È il punto che segna il confine tra la Torino nera e la Torino bianca. Più precisamente tra le due statue dei Dioscuri all’entrata del Castello. Incrocio quest’ultimo con un’energia vibrazionale molto forte. Da qui si diramano le 12 linee magiche che dividono la città. 12 come i mesi dell’anno, 12 come i segni dello zodiaco. Il rito vuole che si passi attraverso le due statue a cavallo sopra i piedistalli all’entrata del Castello per rigenerarsi e riequilibrarsi in caso di affaticamento o per liberarsi di eccessi di oscurità che pesano sull’animo. Provare per credere.
Piazza Statuto
Passiamo ora con il primo dei luoghi misteriosi di Torino avvolti dalla magia nera, Piazza Statuto. A Torino passa il 45 esimo parallelo nord, dettaglio da tenere a mente in quanto Piazza Statuto è considerata il centro della magia nera. Qui pare converga proprio il suddetto parallelo che unisce il capoluogo piemontese con Londra e San Francisco, altre due città dense di magia nera. Inoltre l’angelo che si trova in Piazza Statuto sul Monumento ai Caduti del Frejus (altro elemento pieno di simboli magici) sembra rappresentare proprio Lucifero, l’angelo cacciato che ha osato ribellarsi a Dio per superbia e invidia, colui che rappresenta Satana, padrone degli inferi.
Il Museo Egizio
Come abbiamo detto poco prima, Il Museo contiene al suo interno elementi di magia bianca e nera. I primi sono tutti gli oggetti legati al Faraone Thutmosi III. Mentre invece è meglio tenersi alla larga dai reperti un tempo appartenuti a Tutankamon o Seth.
Gli occhi del diavolo
In via Lascaris ci sono gli occhi del diavolo. Dove oggi sorge una banca, al tempo c’era una Loggia Massonica. Da notare, alla base del palazzo, delle fessure a forma di occhi. Probabilmente un modo per far passare aria o illuminare i locali, ma nel tempo ha assunto un significato molto più profondo e si è cominciato a credere che quelli fossero gli occhi del Diavolo.
Il portone del diavolo
Per concludere, in questo Palazzo, in via XX Settembre 40, si narra una leggenda. Pare che il Diavolo in persone ci rinchiuse un mago che lo invocò inutilmente e per punirlo lo segregò lì dentro. A memoria di quanto accaduto, sul batacchio del portone è raffigurato il Demonio avvolgendo questo luogo di forti vibrazioni negative.