Il nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte prevede la divisione dell’Italia in tre zone: rossa, arancione e gialla. E il Piemonte rientra nella zona rossa, ovvero la fascia dove le misure restrittive saranno più pesanti. Le nuove misure saranno in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre. Vediamo nello specifico cosa si potrà fare e cosa no nella zona rossa.
Posso spostarmi dalla mia regione a un’altra?
No, nella zona rossa ad alto rischio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori. Quindi se vivi a Torino non potrai organizzare un weekend a Roma o a Palermo, per esempio. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Posso muovermi all’interno della città?
Gli spostamenti all’interno del territorio sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Colui che esce dovrà compilare un’autocertificazione.
I negozi di abbigliamento rimangono aperti?
No, chiudono tutte le attività non essenziali, ma restano aperti i negozi di biancheria e di confezioni e calzature per bambini e neonati. Sarà possibile recarsi anche al supermercato o ai negozi di generi alimentari e in farmacia. Per verificare gli altri esercizi commerciali che rimangono aperti, clicca qui (allegato 23).
Posso ordinare cibo?
I ristoranti, bar e pasticcerie rimangono aperti ma solo con il servizio da asporto (fino alle 22) e le consegne a domicilio.
Posso andare dal parrucchiere/barbiere?
Sì, restano aperte le attività per i servizi alla persona, quindi parrucchieri e lavanderie. Ma anche edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie. Chiusi i centri estetici.
Posso fare attività fisica all’aperto?
Resta consentito fare sport vicino casa, all’aperto in forma individuale. Se in compagnia, bisogna mantenere almeno un metro di distanza dagli altri.
Mia figlia frequenta la seconda media, può andare a scuola?
No, è prevista la didattica a distanza per gli studenti a partire dalla seconda media.
A livello nazionale, sono sospesi tutti i concorsi e gli esami di abilitazione professionale, tranne quelli per il personale sanitario. Viene fissato dalle 22 alle 5 il cosiddetto coprifuoco con la chiusura di tutte le attività. Chiusura anche per i musei, le sale bingo e quelle scommesse; per i centri commerciali solo nel fine settimana. Infine, viene rivista anche la capienza massima per i mezzi di trasporto locali: scende al 50%.