Notizia poco gradevole per i torinesi questa volta, c’è da rimettersi un po’ in riga qui. Secondo un recente studio Torino risulta essere nella lista delle città più maleducate d’Italia.
Ebbene si, caro lettore, la condotta di Torino non è da 10, ma nemmeno da 9 a quanto pare. Qui siamo a un soffio dall’insufficienza. Ci salva il fatto che almeno non siamo tra le prime 3 ma soltanto al nono posto. Non è da andarne fieri comunque ma almeno un po’ di consolazione ce la da.
Lo studio
Ma chi è che ha fatto questa analisi e stilato la lista? Pare sia stata Preply, una piattaforma globale di apprendimento delle lingue, dopo aver preso in considerazione comportamenti e opinioni di un campione di abitanti delle 19 città più importanti della Nazione.
In una scala da 1 a 10, dove 10 è il voto peggiore, la maleducazione di Torino raggiunge i 6.07.
Torino inoltre è settima nell’elenco delle città in cui i forestieri vengono considerati più maleducati degli abitanti locali e in base alla mancia media lasciata nei locali, la città sabauda si piazza all’undicesimo posto nella lista delle città più o meno generose.
Modello di virtù pare essere invece Padova che vince il premio di città più ammodo.
I comportamenti ritenuti maleducati
Supponiamo che la domanda successiva sia “ma quali sono questi comportamenti così nefandi, tali da considerare una città maleducata, dire le parolacce? Passare con il semaforo rosso?” No e no. In base allo studio ciò che va per la maggiore e che rende una città scortese è il passare troppo tempo al cellulare in pubblico.
L’uso massiccio dei dispositivi ci sconnette dalla realtà perdendo di vista gli altri e le buone maniere. Si collegano a questo anche altri comportamenti ritenuti nocivi: ascoltare video a volume alto in pubblico o parlare con il vivavoce al telefono in mezzo alle persone. Insomma tutti atteggiamenti che, oggettivamente, danno fastidio.
Ma anche fare confusione in pubblico, rivolgersi in maniera rude al personale di servizio, non lasciar passare i pedoni sulle strisce o saltare la coda in fila rientrano tra le cattive maniere che abbassano la condotta di una città.
Il saltare la coda è molto diffuso a Venezia a quanto pare che purtroppo conquista il podio ottenendo il primo posto di città più maleducata seguita da Catania e Parma.
Forse l’alta concentrazione di turisti non aiuta la Serenissima a dare un’immagine virtuosa di sé. Difficile gestire una mole così elevata di persone che ogni anno passa di lì.
Sul sito di Preply si può trovare lo studio completo. Noi ve lo linkiamo nel caso foste interessati a conoscere più dettagli.