La leggenda del Portone del Diavolo
Torino è una città magica, ricca di misteri e leggende legate ai luoghi del posto. Non a caso la città viene considerata il vertice di due triangoli magici, uno legato alla magia nera e l’altro alla bianca. Il primo coinvolgerebbe Londra, San Francisco e Torino, mentre il secondo Praga, Lione e sempre la nostra città.
Molti luoghi di Torino sono considerati “magici”: Piazza Statuto (cuore della magia nera), Piazza Castello (centro della magia bianca) e ancora la città sotterranea, il Parco del Valentino e La chiesa della Gran Madre. In via XX settembre poi, dove oggi c’è la sede della Banca Nazionale del Lavoro, si trova il particolare portone dell’edificio Trucchi di Levaldigi. La porta venne costruita nel 1675 su richiesta di Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi, generale delle finanze del duca di Savoia e principe di Piemonte.
Il portone oggi viene chiamato così per il picchiotto centrale che raffigura il Diavolo. Secondo la leggenda, tanti anni fa il portone comparve all’improvviso durante le invocazioni notturne di un apprendista stregone. Il diavolo infastidito da queste invocazioni imprigionò lo stregone dietro al portone per sempre.
La storia dello stregone non è l’unica leggenda che circola sul palazzo e il portone del Diavolo. Si narrano storie di fantasmi, omicidi misteriosi e altri fatti insoliti.
Sempre nel 600 l’edificio ospitò la Fabbrica dei Tarocchi. La carta dei Tarocchi associata al Diavolo è proprio l’Arcano Maggiore n.15, come il numero civico del palazzo all’epoca. Insomma, strane coincidenze.
Tanti anni dopo, nel 1790, il palazzo apparteneva a Marianna Carolina di Savoia. Secondo la leggenda, durante una festa di Carnevale una ballerina cadde a terra pugnalata alle spalle. La stessa notte un vento freddo colpì gli invitati alla festa che scapparono via spaventati da ciò che stava accadendo. In quell’occasione per la prima volta venne intravisto il fantasma della danzatrice. Non trovarono mai il colpevole dell’omicidio.
Dove: Via XX Settembre, 40, 10121 Torino.
Foto: @linda94wow