Un po’ di storia
I portici di Torino, assieme alla Mole, sono il simbolo della città. La lunghezza considerevole (ben 18 chilometri) consente di passeggiare al riparo dalla pioggia in inverno e dal sole in estate. Questo è il motivo principale per cui vennero costruiti tanti anni fa. I primi portici risalgono al 600, parliamo di quelli intorno a piazza Castello (realizzati su progetto di Ascanio Vittozzi) e quelli di porta Palazzo, costruiti da Filippo Juvarra, l’architetto che ha realizzato anche la bellissima Basilica di Superga.
Quindi, la città deve ringraziare i reali per queste belle costruzioni. Vittorio Emanuele I fece costruire il tratto di due chilometri che collega Palazzo Reale a Piazza Vittorio, per arrivare comodamente alla Chiesa della Gran Madre. Da vedere ci sono i grandi portici di piazza Vittorio Veneto, piazza Carlo Felice e piazza Statuto.
Qui puoi trovare la mappa dei portici in città con il periodo di riferimento.
I portici di Torino oggi
Appena si arriva a Torino si può subito passeggiare sotto i portici: dalle due stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa parte il percorso porticato che porta nelle principali vie. Infatti, i portici consentono di arrivare nei punti più belli della città: la piazza San Carlo con i suoi caffè di un tempo, la piccola piazza CLN utilizzata come set per alcune scene di Profondo Rosso di Dario Argento e la bella via Garibaldi, il punto di riferimento per lo shopping in città.
Oggi sotto i portici si tengono importanti eventi, come “Portici di Carta” (la libreria all’aperto più lunga d’Italia). L’Associazione Portici e Gallerie di Torino contribuisce alla rivitalizzazione socio-economica dei portici e gallerie di Torino.