Il Piemonte da oggi diventa zona gialla. Riaprono bar e ristoranti e dopo mesi i cittadini potranno tornare al museo. Vediamo però nello specifico cosa si può fare secondo il Dpcm.
Spostamenti in zona gialla
In zona gialla i cittadini possono spostarsi liberamente all’interno della propria regione, senza dover compilare l’autocertificazione. Bisogna rispettare sempre il coprifuoco dalle 22 alle 5. Infatti, dopo le 22 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Rimangono ancora vietati gli spostamenti tra regioni fino al 15 febbraio. Dal 16 febbraio al 5 marzo, invece, saranno consentiti gli spostamenti da e per tutte le regioni gialle. Attualmente si possono raggiungere sempre le seconde case in altri comuni o regioni.
Per quanto riguarda la visita ad amici e parenti, è consentito lo spostamento verso un’abitazione privata a due persone più un minore di 14 anni o una persona non autosufficiente convivente (una sola volta al giorno).
Riaperture bar, ristoranti e musei
Da oggi riaprono ristoranti e bar per le consumazioni al tavolo (con un massimo di 4 persone) fino alle 18. Il servizio da asporto e di consegna a domicilio invece rimane disponibile per la cena.
Una novità importante di questo lunedì è la riapertura dei musei. Dal lunedì al venerdì sarà possibile visitare mostre e musei in città, come la mostra Capa in color, nelle sale Chiablese.
Rimangono aperti i negozi di tutti i tipi e i centri commerciali (chiusura festivi e prefestivi).
Cinema, teatri e palestre
Per il momento restano ancora chiusi cinema, teatri e palestre. “È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.”