Non lontano da Torino si trova un ristorante premiato a livello internazionale
Situata ad un’ora in auto da Torino, Alba è considerata da decenni un punto di riferimento del turismo nazionale ed internazionale. Questo paesino di poco più di 30 mila abitanti, circondato da colline ricche di vigneti e fiancheggiato dal fiume Tánaro, appartiene di diritto alla prestigiosa categoria delle capitali enogastronomiche: nel 2017, infatti, l’UNESCO l’ha riconosciuta come “Città Creativa per la Gastronomia”.
Come ogni anno, la società William Reed Business Media, pubblica la sua personale lista dei 50 migliori ristoranti al mondo e come capita dal 2013 il ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa rientra nella classifica. Questo iconico tre stelle Michelin si piazza al diciannovesimo posto e rappresenta un ulteriore orgoglio per la città di Alba.
Il nome si deve alla sua posizione: le finestre del ristorante affacciano direttamente sulla storica e colorata Piazza del Duomo (chiamata così per la presenza del Duomo ma conosciuta sulle carte geografiche come Piazza Risorgimento).
L’entrata del ristorante, però, contrariamente a quanto indicato nelle migliori guide, non si trova esattamente in Piazza, ma in un vicolo traverso, tipico dei paesini italiani, che dona all’arrivo una sensazione intima ed esclusiva, tipica degli speakeasy.
Una volta entrati, dopo aver citofonato, possiamo vedere una larga parete fucsia a tinta unita con il logo del ristorante. I corridoi portano alle belle sale, la più suggestiva è sicuramente quella che viene chiamata “sala rosa”: pochi tavoli, arredamento minimal ed un colore preponderante, il rosa appunto. Gli affreschi di Francesco Clemente abbelliscono questa stanza.
Il menu di Crippa
Enrico Crippa, nato a Carate Brianza e formatosi nelle cucine dello chef Gualtiero Marchesi, ha maturato la sua trentennale esperienza in giro per il mondo e dal 2003 è a capo del progetto Piazza Duomo, frutto dell’incontro fortuito con l’imprenditore vinicolo Bruno Ceretto.
La sua cucina propone due menù degustazione: il “Menu Barolo” ed il “Menu Il Viaggio”. Entrambi riassumono perfettamente la filosofia del ristorante, ovvero la responsabilità e il dovere di valorizzare un territorio così ricco come quello piemontese e la voglia di accompagnare il commensale attraverso un viaggio sensoriale che abbatta le frontiere del gusto e aiuti a scoprire sapori ricchi di suggestioni internazionali, senza dimenticare le tradizioni.
Da provare anche per un’occasione speciale
Si potrebbe parlare a lungo di ogni singolo piatto e molteplici sarebbero i dibattiti che sorgerebbero, ma il gusto resta qualcosa di soggettivo e personale quindi preferiamo invitarvi ad assaggiare e a mandarci le vostre considerazioni.
Sarebbe tuttavia impossibile concludere il nostro articolo senza menzionare la vastissima carta dei vini. Le langhe, si sa, sono le terre del Barolo, Barbaresco e Nebbiolo ma la lista del ristorante Piazza Duomo propone una selezione di bottiglie proveniente da tutto il mondo. Se non siete esperti del settore è facile perdersi tra annate e nomi di cantine prestigiose. La soluzione migliore diventa allora quella di affidarsi ai saggi consigli del sommelier Jacopo Dosio e ai suoi abbinamenti.