Il muro dei desideri a Torino
Da qualche anno a Torino, nel quartiere di San Salvario, c’è un black dream wall. Si tratta di una grande “lavagna” dove i passanti possono scrivere col gessetto i loro desideri prima di morire. A iniziare la frase c’è un «Before I die I want to», (prima di morire, io vorrei…). «Before I die I want to become a star» o «find my own peace and happiness», «fall in love», «vedere i miei figli crescere felici». Questi sono alcuni desideri scritti sulla grande lavagna nera.
Ci fanno un po’ sognare e magari alcuni potrebbero essere simili ai nostri. L’idea di realizzare questa particolare parete sulle uscite di sicurezza del Teatro Colosseo è stata di Andrea Spoto, proprietario dell’arena e soprattutto appassionato d’arte.
Così le uscite di sicurezza del teatro sono state verniciate con la tinta lavagna e si sono colorate di sogni, grazie anche ai gessetti messi a disposizione dalla struttura. Ogni tanto alcune frasi vengono cancellate, ma solo per far sì che altri desideri prendano forma.
In via Bidone 32/a, poi, c’è un’altra opera da osservare: The Big Bear. L’artista Bordalo II ha realizzato un grande orso con rifiuti assemblati. Il portoghese rappresenta la natura con i materiali responsabili della sua rovina. È una critica della società del consumismo.